I certificati storici fanno riferimento a un periodo precedente alla data della richiesta e possono riguardare solo persone che sono o sono state iscritte nell'anagrafe della popolazione residente. La certificazione storica ha quindi la funzione di rendere note determinate informazioni anagrafiche relative a un periodo storico specifico.
I principali certificati storici sono:
- Stato di famiglia storico, che contiene i dati sulla composizione della famiglia sin dalla sua costituzione (noto come "originario di famiglia");
- Certificato di residenza storico, che comprende i dati relativi a tutte le variazioni di residenza del soggetto interessato.
Il Decreto del Presidente della Repubblica del 30/09/1963, n. 104 prevede un regime di consultabilità generale per i documenti anteriori all'ultimo settantennio.
La Soprintendenza Archivistica dell'Emilia Romagna ha presentato un quesito all'Ispettorato Centrale Servizi Archivistici del Ministero dell'Interno, il quale, in data 30/10/1996, ha risposto che la consultabilità degli atti di stato civile e anagrafe è regolamentata specificamente nell'ordinamento di stato civile e nel regolamento anagrafico. Ne consegue che tali atti sono soggetti a una segretezza "perenne".
Approfondimenti
La certificazione anagrafica corrente viene rilasciata a chiunque ne faccia richiesta, senza alcuna valutazione da parte dell'ufficiale di anagrafe. Tuttavia, per ottenere una certificazione storica, è necessario fornire una motivazione specifica al momento della richiesta, come prescritto dal regolamento anagrafico.
Per richiedere un certificato relativo a situazioni storiche, il regolamento anagrafico richiede che venga indicata una motivazione precisa al momento della richiesta. La decisione di accettare la richiesta è soggetta a una valutazione preliminare da parte dell'ufficiale di anagrafe, il quale deve stabilire se il richiedente ha bisogno di informazioni anagrafiche per la tutela di un interesse giuridicamente tutelato.
L'interesse della persona che richiede la certificazione storica non deve necessariamente essere un diritto soggettivo o un interesse legittimo, ma deve essere un interesse "giuridicamente tutelato", cioè non generico o indistinto, e deve esistere un rapporto di strumentalità tra tale interesse e l'informazione storica desiderata.
La richiesta può essere fatta da qualsiasi individuo maggiorenne che abbia un interesse diretto, concreto, attuale e giuridicamente tutelato, in conformità con quanto stabilito dalla Legge 07/08/1990, n. 241, riguardante l'accesso alla documentazione amministrativa.
I certificati possono essere richiesti direttamente presso gli sportelli anagrafici o tramite servizio postale, posta elettronica certificata (PEC). È necessario compilare il modulo per la richiesta di ricerche anagrafiche storiche, specificando con precisione quali dati devono essere ricercati
Le richieste di rilascio di certificati anagrafici storici per ricerche genealogiche, che sono fine a sé stesse, non possono essere accolte poiché mancano di fondamento giuridico e non sono contemplate dalla normativa anagrafica.
A tal proposito, si riporta quanto comunicato dal Ministro dell'Interno in data 2/12/2013: "In base alla normativa anagrafica, il certificato di famiglia storico è unicamente ancorato all'abitazione e alle persone che in essa hanno convissuto e convivono, indipendentemente dai vincoli di parentela. Esso non può pertanto fornire certezza sulle relazioni di parentela tra le persone conviventi e, inoltre, non fornisce informazioni sugli eventuali altri legami tra persone non conviventi, dato che la funzione dell'anagrafe consiste principalmente nel rilevare la presenza stabile di soggetti nel territorio comunale. Da quanto esposto risulta evidente che, non essendo possibile provare il rapporto di parentela mediante certificazioni anagrafiche di alcun tipo, lo stesso deve essere attestato tramite le dichiarazioni ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica, 28/12/2000, n. 445 (autocertificazione).
Per ulteriori informazioni, consulta il sito Anagrafe e A.I.R.E.